Dall’epilessia, alle malattie neurodegenerative, fino ai disturbi d’ansia e alle condizioni di dolore cronico, come la fibromialgia. Diversi studi hanno dimostrato la potenziale efficacia del CBD nel trattamento di alcune patologie. Il cannabidiolo (CBD) è uno dei principi attivi che si trovano nella pianta di Cannabis sativa. Negli ultimi anni, l’interesse scientifico nei confronti di questa componente della sostanza è cresciuto, portando molti Paesi ad autorizzarne l’uso per determinate necessità mediche,

Tra i potenziali benefici del CBD c’è anche il trattamento di stress, ansia e disturbi del sonno. Ma, in questo campo, la ricerca è stata scarsa. Per questo, due studiosi europei hanno deciso di condurre un sondaggio online rivolto alle persone che usano il principio attivo, “per comprendere meglio i modelli di utilizzo, la dose e gli effetti auto-percepiti del CBD”.

Al sondaggio, anonimo e composto da 20 domande, hanno partecipato 430 persone, ma 15 di queste non hanno risposto, mentre 28 hanno riferito di non usare solo il CBD. Alla fine, il campione era composto da 387 utenti, che hanno riferito circa i modelli di utilizzo del cannabidiolo, i motivi dell’uso e gli effetti sui disturbi da ansia, stress e sonno.

Le risposte sono state analizzate dai ricercatori, che hanno riportato i risultati in uno studio. Il 42% degli intervistati ha approvato l’uso di CBD contro l’ansia auto-percepita e l’85,5% ha riferito di sentirsi meno ansioso dopo l’utilizzo della sostanza. Il 37,5%, invece, ha approvato l’uso contro lo stress auto-percepito, riferendo (il 92,2%) che i livelli di stress sono scesi dopo l’assunzione di cannabidiolo. Infine, nel complesso, il 42,5% “ha approvato il sonno come motivo per l’uso”.

“Il sondaggio- concludono i ricercatori- ha dimostrato che il CBD viene utilizzato per una vasta gamma di sintomi di salute fisica e mentale e per migliorare la salute e il benessere generale”. Infatti, la maggior parte delle persone che hanno partecipato allo studio ha rivelato che il cannabidiolo ha migliorato i sintomi legati a diversi disturbi.

Ma, in questo campo, la ricerca deve fare ulteriori passi avanti, “per capire se il CBD può aiutare a trattare questi sintomi in modo efficiente e sicuro” e stabilire in modo completo l’efficacia del cannabidiolo contro questi disturbi.

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