L’uso del cannabidiolo (CBD), uno dei principi attivi della cannabis, potrebbe essere utile per alleviare i sintomi di astinenza da nicotina. È questa la conclusione a cui è giunto un gruppo di scienziati americani, che hanno condotto uno studio, per testare l’eventuale efficacia preclinica di un trattamento con CBD.

Per effettuare la valutazione, i ricercatori hanno preso in considerazione i sintomi di astinenza, tra cui “segni somatici, iperalgesia e aumento di peso” nei momenti di astinenza acuta e protratta. Lo studio è stato svolto su ratti maschi e femmine, resi dipendenti dalla nicotina per 2 settimane. Poi, è stata sperimentata l’astinenza spontanea. Tre gruppi hanno ricevuto iniezioni di cannabidiolo, mentre i gruppi di controllo includevano ratti a cui sono state somministrate iniezioni di olio di sesamo, invece che di CBD. Nel corso della sperimentazione sono stati osservati i sintomi di astinenza, la soglia di sensibilità meccanica e le eventuali oscillazioni del peso corporeo.

I risultati hanno mostrato la capacità del CBD nell’impedire di mostrare i segni dell’astinenza acuta e prolungato. In conclusione, il gruppo di scienziati ha affermato che lo studio preclinico “suggerisce che l’uso del CBD come strategia per alleviare i sintomi di astinenza dopo la cessazione della nicotina può essere utile“.