L'orticaria da stress è una condizione che si manifesta con lesioni cutanee pruriginose in risposta allo stress fisico o emotivo. Questa reazione è parte del più ampio spettro delle dermatosi psicosomatiche, in cui i fattori psicologici influenzano o aggravano le condizioni cutanee, da differenziare da manifestazioni simili con base allergica e/o autoimmune.
Lo stress, sia acuto che cronico, può provocare o esacerbare l'orticaria attraverso meccanismi neuroendocrini. Quando una persona è sotto stress, il corpo rilascia ormoni come cortisolo e catecolamine e neuropeptidi come la sostanza P. Questi mediatori possono interagire con alcune cellule immunitarie della cute, i mastociti, causando la loro degranulazione e il rilascio di istamina e altri mediatori infiammatori che causano vasodilatazione associata ad aumento della permeabilità vascolare, causando lesioni cutanee eritematose ed edematose tipiche dell'orticaria.
Questa condizione può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo. Le lesioni, che si presentano sotto forma di pomfi o placche eritematose ben delimitate - e spesso pruriginose - possono apparire su viso, collo, tronco, braccia, gambe e altre aree. La loro distribuzione è generalmente asimmetrica e casuale.
Le lesioni dell'orticaria tendono a essere transitorie, con singoli pomfi che di solito scompaiono entro 24 ore, alternati a nuovi pomfi che possono comparire in altre zone del corpo. Questo ciclo di comparsa e scomparsa può continuare fino a quando non vengono risolte le cause scatenanti.
Non esistono test specifici per l'orticaria da stress. La diagnosi è principalmente clinica e si basa sulla correlazione tra l'esposizione allo stress e l'apparizione delle lesioni. È importante escludere altre possibili cause di orticaria attraverso un'anamnesi dettagliata, esami fisici e, se necessario, test allergologici.
Trattamento
Nel trattamento dell'orticaria da stress, l'obiettivo principale è controllare i sintomi come il prurito e la formazione dei pomfi. I farmaci più comunemente usati sono gli antistaminici di seconda generazione, che sono efficaci e hanno minor rischio di indurre sonnolenza. In casi specifici, possono essere prescritti corticosteroidi orali per una rapida riduzione dell'infiammazione, ma il loro uso è limitato a breve termine a causa dei potenziali effetti collaterali.
Inoltre, stanno iniziando a trovare applicazione in dermatologia anche i cannabinoidi, sebbene la ricerca in questo campo sia ancora in una fase relativamente precoce. Il CBD (cannabidiolo) e il THC (tetraidrocannabinolo), sono noti per le loro proprietà anti-infiammatorie, analgesiche e immunomodulanti; il loro effetto calmante sul sistema nervoso potrebbe essere utile nel gestire condizioni cutanee che sono esacerbate proprio dallo stress e causano prurito significativo.
Oltre ai farmaci, la psicoterapia e le tecniche di rilassamento possono essere utili per gestire lo stress sottostante e ridurre gli episodi di orticaria. Il trattamento deve essere personalizzato in base alle esigenze individuali e può richiedere un approccio multidisciplinare.
Se stai considerando l'uso dei cannabinoidi per trattare l’orticaria, è essenziale parlarne prima con uno specialista. Per ulteriori informazioni, ti invitiamo a parlarne con il tuo medico di famiglia o prenotare un consulto con uno dei nostri esperti.
a cura della Dottoressa Valentina Florean